Passo dopo passo per costruire insieme le Marche del futuro

Il tour elettorale continua: in questi ultimi giorni ho avuto il piacere di attraversare il cuore del nostro territorio, visitando Petriano, Acqualagna, Piobbico, Cagli e Carpegna.

Giornate intese, fatte di incontri, ascolto e scoperta di realtà straordinarie, che rappresentano al meglio la ricchezza della nostra terra.

La prima tappa è stata Petriano, dove ho visitato il Caseificio Val d’Apsa, un’eccellenza italiana nel settore caseario. Una delle poche aziende in Italia a vantare ben quattro prodotti DOP, tra cui la celebre Casciotta di Urbino, che contribuisce a portare nel mondo il nome di Urbino e delle Marche. Un esempio concreto di come la tradizione e la qualità possano diventare ambasciatori del territorio a livello internazionale.

A seguire, mi sono recato ad Acqualagna, capitale del tartufo, dove ho incontrato alcune aziende locali che, con coraggio e competenza, custodiscono le tradizioni gastronomiche del territorio e allo stesso tempo innovano, creando opportunità di lavoro soprattutto per i giovani. Una realtà viva, che dimostra come il legame tra passato e futuro sia possibile.

Nel pomeriggio sono stato a Piobbico, dove ho avuto un prezioso confronto con numerosi cittadini e ho visitato la Residenza per anziani, una struttura che rappresenta un punto di riferimento per il territorio, ma che necessita ancora di attenzione e supporto per completare il proprio iter burocratico. Un tema che va affrontato con serietà, per garantire dignità e servizi adeguati ai nostri anziani.

La giornata si è conclusa a Carpegna, dove, su invito degli organizzatori, ho partecipato all’evento di apertura della Festa del Prosciutto. Un’occasione festosa e partecipata, che mi ha permesso di incontrare centinaia di cittadini dell’Alto Montefeltro. Un territorio al confine con San Marino e l’Emilia-Romagna, ricco di storia e identità, che ha avuto tra i suoi rappresentanti figure indimenticabili come Massimo Vannucci.

Queste giornate mi ha ricordato ancora una volta che le nostre città e i nostri borghi sono fatti, prima di tutto, di persone. Persone che, vivendo in aree interne o montane, si trovano spesso ad affrontare sfide più grandi per accedere a servizi fondamentali come sanità, trasporti, istruzione e assistenza. A loro dobbiamo garantire non solo attenzione, ma azioni concrete e politiche di riequilibrio territoriale.